Le origini di questo formaggio risalgono al 1400, al periodo dei Malatesta, dove l’abitudine di seppellire il formaggio nelle “fosse” (buche a forma di fiasco scavate nel tufo, utilizzate come granai) serviva per nasconderlo dalle razzie. Primo formaggio romagnolo ad ottenere la D.O.P. nel 2009, deve rispondere a quanto indicato nel disciplinare di produzione. Il nostro prodotto è ottenuto con latte vaccino e ovino, con una tracciabilità garantita fino alla stalla d’origine. È lavorato artigianalmente con l’aggiunta di fermenti lattici, caglio e salato con il sale dolce di Cervia; stagionato per almeno 60 giorni prima di essere posto all’interno di sacchi di tela e “infossato” per un periodo da 80 a 100 giorni, ottenendo così un prodotto unico nel suo genere. Il gusto deciso e inconfondibile di questo formaggio, ricco di sentori erbacei, si accompagna bene in moltissimi piatti della cucina romagnola, come antipasti, primi o secondi piatti.