24/11/2018
L’antica tradizione della sfossatura del Formaggio di Fossa
Il 25 novembre, in occasione di Santa Caterina, verranno riaperte le fosse di stagionatura del Formaggio.
Il 25 novembre, in occasione di Santa Caterina, Caratterizzato da un colore giallo opaco e da un’aromaticità straordinaria, il formaggio di Fossa vanta origini antiche. Le prime testimonianze infatti risalgono al 1400, durante il periodo dei Malatesta, dove l’abitudine di seppellire il formaggio nelle caratteristiche “fosse”, buche a forma di fiasco scavate nel tufo utilizzate come granai, serviva a nasconderlo dalle razzie. Il periodo tradizionale di infossatura era fine agosto-settembre e la riapertura delle fosse avveniva il 25 novembre, giorno di Santa Caterina.Primo formaggio romagnolo ad ottenere la D.O.P. nel 2009, il Formaggio di Fossa di Sogliano ha caratteristicamente un gusto deciso e inconfondibile, ricco di sentori erbacei e si accompagna bene in moltissimi piatti della cucina romagnola, come antipasti, primi o secondi piatti.Il nostro prodotto è ottenuto solo con latte romagnolo vaccino e ovino ed è lavorato artigianalmente con l’aggiunta di fermenti lattici, caglio e salato con il sale dolce di Cervia; stagionato per almeno 60 giorni prima di essere posto all’interno di sacchi di tela e “infossato” per un periodo da 80 a 100 giorni, ottenendo così un prodotto unico nel suo genere. Leggi tante altre informazioni, abbinamento vini e scheda prodotto su:
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